Palestra fai da te??? Ai ai ai….

Stando nel mondo del fitness faccio particolarmente attenzione ai discorsi che le persone fanno sull’attività sportiva “fai da te”, raccontando la loro esperienza.

Parliamo della “camminata” mattutina o serale. Chi non ha mai detto: “vado a camminare con le amiche”? oppure: “mi compro gli attrezzi e faccio gli esercizi a casa”.

Aimè non è cosi facile. Vorrei far un po’ di chiarezza su questo argomento, chiarendo, e a volte “distruggendo” dei luoghi comuni che si sono creati in questi tempi di crisi.

Purtroppo la crisi ha coinvolto tutti i settori lavorativi, e anche la parte legata all’estetica/benessere ha subito notevoli cambiamenti.

Alla domanda; Il fai da te è utile? riusciamo ad ottenere gli stessi risultati di un’attività svolta in palestra?

La risposta è semplice da dare: NO.

Nell’attività fisica svolta in palestra ci concentriamo solo su un aspetto: vado in palestra per dimagrire. Questa però è solo la punta dell’iceberg.

Dietro al mondo della “palestra” esistono componenti a cui non facciamo caso ma che sono motivazioni fondamentali che inconsciamente ci fanno decidere di andare in palestra invece del fai da te. Analizziamo le principali componenti:

Programmazione sportiva: per ottenere risultati efficaci bisogna seguire un piano di lavoro preciso e studiato.

Il corpo umano è un organismo, una macchina studiata nei minimi particolari, dove uno squilibrio può portare a gravi patologie, quindi gli esercizi fisici devono essere mirati per il benessere fisico ma allo stesso tempo si devono allenare tutte le strutture muscolari interessate.

Non si deve dar retta hai santoni della palestra che promettono di far perdere peso grazie all’ assunzione di sostanze, a massaggi, etc. La diminuzione del peso è portata soltanto da due fattori: dieta ipocalorica ed attività sportiva ( Attenzione: anche le diete fai da te sono da evitare, ti consigliamo di leggere l’articolo scritto in precedenza corretta alimentazione ed attività fisica  http://palestraguidonia.com/corretta-alimentazione-e-attivita-fisica/).

ANDARE in palestra, il verbo andare richiama una complessa situazione, indica il fatto che si deve uscire fuori dalle mura domestiche, ed evidenzia il fatto che dobbiamo dedicare del tempo a noi stessi. Tutto questo ci permette di lasciare fuori dalla porta della palestra problematiche di vita quotidiana che aumentano e si accumulano allo stress. Dedicare del tempo a noi stessi e scaricare lo stress.

Evitare di spendere soldi inutilmente: solitamente chi decide di intraprendere l’attività di fitness “fai da te” inizia con l’acquisto di attrezzi costosissimi che poi, generalmente, verranno utilizzati per massimo un mese.

Vi consigliamo di non spendere questi soldi, ma investirli in una palestra (che vi costa sicuramente meno). Sappiamo tutti che la fine del tapis roulant o della cyclette è quella di appendiabiti!

Potreste dire: “ma io vado a camminare la mattina, non spendo soldi!”

Verissimo, ma andare a camminare non sempre permette di raggiungere gli obiettivi personali. Ad esempio, la maggior parte delle donne vorrebbe dimagrire, rassodare interno ed esterno coscia, glutei, retto dell’addome e muscoli annessi, e soprattutto, la parte posteriore del braccio (tricipite brachiale, deltoide e muscoli del cingolo scapolomerale). Può una camminata di 1 ora permettere di ottenere tutto questo?

Inoltre, la camminata fai da te per alcuni può risultare noiosa e poco stimolante. Non di rado si cercano scuse per evitare di farlo, esempio, sta piovendo, oggi fa freddo, devo preparare la cena!

Aggiungerei l’ultimo punto motivazionale che ci permette di scegliere una palestra invece del fai da te; La socializzazione.

Conoscere persone nuove, fare nuove amicizie e avere dei confronti con i tuoi compagni di corso è impagabile, oltre agli utili consigli che potrà darti il tuo istruttore.

Queste sono una serie di motivazione che non prendiamo mai in considerazione nella scelta di svolgere un’attività fisica in una palestra.

Togliamo l’etichetta che è stata messa sul termine “Palestra”, associandola subito agli attrezzi e quindi ad esercizi in solitaria (certo che cosi è noiosa). che Ricordate che la palestra è il luogo dove si cura il benessere psicofisico.

È proprio per questo che abbiamo fondato la Palestra e scuola di ballo RedHouse, perché nella nostra struttura queste semplici motivazioni sono prese in considerazione e sono la base per lo svolgimento di un ottimo lavoro.

Professionalità, voglia di lavorare con consigli giusti e socializzazione in un ambiente fidato.

Corpo,mente e duende : Flamenco

Patricia Rodriguez

Il Flamenco nasce dall’intreccio delle tradizioni culturali e musicali dei diversi popoli che si sono stabiliti in Andalusia (in particolare nel triangolo geografico tra Siviglia, Cadice e Cordoba) con il ricco folclore autoctono, da sempre sensibile a influenze orientali. Questo incontro ha dato origine a un grande numero di stili diversi (i palos) che formano la trama del complesso tessuto chiamato Flamenco. In Andalusia la musica e la danza sono parte integrante della vita quotidiana, manifestazione della gioia di vivere e dell’amore per la propria terra e per la propria gente. Verso la fine del secolo XIX, con la creazione dei caffès cantantes (locali notturni dove a spettacoli di varietà venne affiancato il Flamenco), gli interpreti diventano professionisti e si confrontano con un pubblico nuovo: è la Età dell’oro del Flamenco. Il Flamenco si sviluppa e si codifica (soprattutto ballo e guitarra); si creano nuovi stili, si affinano le forme, si amplia il repertorio. Si insiste su temi come l’amore, il destino, la fatica di vivere, la morte, la miseria, la solitudine, temi universali che hanno permesso che il flamenco arrivasse a diventare un modo di sentire non solo dei gitani e degli andalusi, ma di tutti coloro che condividono una particolare visione del mondo. Il Flamenco è oggi un’arte che spazia dal piccolo locale, il tablao, ai palcoscenici dei maggiori teatri del mondo. Ciò che importa è la sincerità espressiva, la generosità e l’alienazione dell’interprete, caratteristica dell’arte più pura, in una parola: il duende. Il Flamenco di Nadia Canderoli e Elisa Diaz, Xenia Tascabili, 1998, Milano. Il giorno del Flamenco è il 16 novembre che commemora il giorno in cui fu definito Patrimonio Culturale Immateriale de la Umanità dall’Unesco nel 2010.