Attività fisica e vene varicose

L’incontinenza delle valvole venose, oltre ad alterazioni strutturali e funzionali della parete venosa stessa, porta alla patologia diffusa come vene varicose.

La patologia si presenta spesso in forma più grave nel caso di vene superficiali degli arti inferiori, che sono già normalmente esposte a una pressione idraulica legata al fattore gravitazione che tende a sfiancare la parete delle vene stesse.

Il processo degenerativo a carico della parete può complicarsi con lo sviluppo di una infiammazione detta flebite.

Spesso il trattamento delle vene varicose è chirurgico e consiste nell’asportazione della vena malata.

Ovviamente dopo la rimozione della vena superficiale, l’organismo deve servirsi del sistema profondo.

Per i soggetti affetti da vene varicose si consiglia la pratica di esercizi che implicano la contrazioni muscolari elevate e mantenute per un certo periodo di tempo, infatti mantenere la contrazione muscolare all’inizio causa una spremitura sulle vene cui non segue una fase di riempimento della vena legata la rilasciamento muscolare, inoltre alcuni tipi di sforzi connessi con lo sviluppo di forze elevate, si ha la contrazione dei muscoli addominali e l’aumento della pressione addominale che  ostacola il ritorno venoso dagli arti.

La pratica di una regolare attività fisica non previene lo sviluppo di vene varicose, però un’attività fisica che comporti ritmiche contrazioni della muscolatura degli arti facilita il ritorno venoso e pertanto contrasta l’accumulo di sangue che tipicamente si verifica nelle vene varicose.

Consulta sempre il medico prima di andare in palestra.

I migliori esercizi per il mal di schiena

La lombalgia è una delle patologie più diffuse, consiste in un dolore localizzato nella parte del rachide lombare.

La schiena è una struttura anatomica importante, costituita da 33/34 vertebre.

Le vertebre sono articolate tra di loro tramite il copro vertebrale ed i processi semilunari, tra ogni vertebra è presente un disco fibrocartilagineo che viene chiamato disco intervertebrale e prende rapporto con il corpo vertebrale .

Si distinguono 4 curve anatomiche che permettono di suddividere la colonna vertebrale in quattro zone, cervicale, dorsale,lombare e sacrale, nella parte finale del sacro è presente il coccige. La stabilità della colonna è distinta in statica e dinamica , la statica è rappresentata dai legamenti, il legamento longitudinale anteriore e posteriore, i legamenti gialli ,mentre la stabilità dinamica è portata dai muscoli.

Proprio i muscoli sono interessati nella lombalgia.

La muscolatura del rachide si suddivide in tre strati, superficiale, medio e profondo.

Lo strato profondo è quello interessato nella patologia indicata,precisamente il muscolo ileopsoas, l’otturatore, piriforme e tutti i muscoli del perineo sono i principali responsabili di una lombalgia.

Cosa fare per evitare lo stato infiammatorio del rachide lombare?

La risposta è semplice ma il percorso è complicato e lungo, dopo aver riscontrato che il dolore è provocato da uno stato infiammatorio, la prima cosa da fare è evitare attività che provocano dolore, l’immobilizzazione in questi casi fa più male che bene, quindi fare attività mirate che stimolino l’afflusso sanguigno dei muscoli citati prima, ( per far questo bisogna rivolgersi ad un professionista del settore), provoca una riduzione del dolore ed un aumento dell’articolarità della colonna.

La riduzione di movimenti del rachide porta un aumento del dolore lombare, quindi il periodo di immobilità riduce ancor di più l’apporto sanguigno ed allunga il tempo di recupero dalla patologia.

Consiglio attività sportive mirate  di soft gym , ginnastica dolce (stretching), pilates ,  Yoga  sono ottime forme di attività fisica preventiva finalizzate ad alleviare il dolore articolare.

I massaggi sono utili?

Per la lombalgia purtroppo no, dato che il settore muscolare interessato è lo strato profondo, le tecniche di massoterapia sono utilissime per lo strato muscolare superficiale, ma meno utili per lo strato profondo.

buona ginnastica a tutti.