Perché chi soffre di dolore articolare alla colonna fanno praticare sedute di respirazione?

Pilates

Possiamo evidentemente dividere la respirazione in  due tipologie di processi meccanici, ispirazione e l’espirazione. Il principiale muscolo inspiratorio è il diaframma. Esso ha forma a cupola e chiude inferiormente la gabbia toracica separandola dalla cavità addominale. Il diaframma si inserisce sullo sterno anteriormente, sulle arcate costali laterali e sulle vertebre posteriormente. Quando il diaframma si contrae la sua cupola si abbassa e questo genera un aumento di volume della gabbia toracica e quindi del polmone, maggiore è la contrazione maggiore è il volume ispirato.

Altri muscoli  ispiratori che cooperano con il diaframma sono i muscoli intercostali esterni e gli scaleni, la funzione degli intercostali esterni e quella di sollevare e ruotare le coste, in maniera da disporle  più orizzontali.

L’espirazione rappresenta un fenomeno passivo, nel senso che si può verificare senza intervento dei muscoli respiratori. Questo dipende dalle caratteristiche elastiche dei polmoni che comporta un aumento di energia elastica dei polmoni stessi. Il ritorno elastico del sistema respiratorio comporta evidentemente una riduzione di volume del sistema stesso ed aumento della pressione alveolare rispetto a quella atmosferica, di conseguenza l’aria lascia i polmoni e torna nell’ambiente. I muscoli intercostali interni ed il muscolo retto dell’addome possono naturalmente intervenire per accelerare l’espirazione.

Durante la ginnastica correttiva o in qualsiasi tipo di esercizio, si fa praticare molta respirazione perche il muscolo diaframma entra in stretto rapporto con la colonna vertebrale, proprio per questo motivo si deve tenere un buon muscolo diaframma allenato ed elastico, per evitare gravi patologie funzionali nei processi articolari delle vertebre.

Ricordati sempre di eseguire gli esercizi di respirazione, durante le sedute di ginnastica correttiva, Pilates ed in tutte le discipline dove si va a salvaguardare la funzionalità della colonna.

Questo piccolo gesto, praticato con costanza, agevola notevolmente il dolore articolare.

Lo Stretching, plantari e materassi ortopedici: falsi miti curativi.

Mi sono sempre chiesto come un plantare , oppure un materasso ortopedico possano curare un “mal di

schiena”. Non sono mai riuscito a trovare una spiegazione su come un materasso ortopedico possa portare

alla guarigione di una situazione dolorosa come il mal di schiena.

Purtroppo sono sistemi inutili che portano soltanto a far spendere soldi al malcapitato di turno.

Sicuramente, carissimo lettore, è successo diverse volte che dopo aver dormito e riposato per tutta la

notte, al mattino ci si è svegliati con forti dolori articolari, soprattutto nella zona più sollecitata, ossia la

zona lombare.

Come mai succede questo? Perché dopo una bella dormita al mattino si hanno forti dolori articolari?

eppure il materasso è ortopedico ed è stato pagato 1400 euro!

La risposta è semplice. Perché in una situazione di riposo e non attività, il sangue è presente nei muscoli in

pochissima quantità.

Questo è l’aspetto fondamentale che molti preparatori atletici, personal trainer e altri specialisti della

palestra non prendono mai in considerazione: il microcircolo sanguigno.

L’unica condizione fisica che permette al corpo di star bene e non avere dolore è quella che permette di

poter utilizzare il muscolo al completo. La cellula che permette tutto questo è il Pericita , che regola il

flusso sanguigno nel microcircolo muscolare.

Il compito di un vero personal trainer non è quello di far fare stretching o Pilates a chi soffre di mal di

schiena, ma quello di far utilizzare tutta la muscolatura che sicuramente non è mai stata sollecitata in

precedenza, con piccolo esercizi di mobilità a semplice contrazione, nelle zone interessate.

In palestra esiste una regola principale per ottenere risultati duraturi. Servono sudore e fatica….ed anche la

fortuna di essere seguito da un vero professionista.